S. Paolo delle Abbadesse

S. Paolo delle Abbadesse

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Descrizione

La Chiesa di San Paolo delle Abbadesse è situata, in pianura, nei pressi della confluenza del torrente Tescio con il fiume Chiascio, a poche centinaia di metri dall’antica strada che collega Assisi a Perugia, non lontano dal nucleo abitato di Bastia Umbra. L’edifico sacro, oggi è annesso al cimitero comunale, costruito nel 1862

Storia

Dalle origini a oggi
La chiesa era parte di un monastero benedettino femminile, la cui esistenza è documentata nella bolla di papa Innocenzo III del 1198, dove è ricordato come Monasterium Santi Pauli ancillorum dei cum omnium cappellis. Nel XIII secolo, il monastero era celebre in tutta la regione per ricchezza e potenza, ma nonostante il suo prestigio, il cenobio non sopravvisse a lungo nella sua sede originaria ed anche le monache di San Paolo delle Abbadesse, come gli altri insediamenti suburbani femminili, dovettero trasferirsi all’interno delle mura di Assisi, poichĂ© le lotte comunali rendevano sempre piĂą difficile e pericolosa la loro permanenza nel contado. Nel 1389 il comune di Assisi, per difendersi dalle scorrerie di Perugia, pensò di trasformare il monastero in fortezza, ma i perugini, dopo aver inutilmente ordinato di interrompere tale costruzione, giunsero in questo sito e lo distrussero, salvando solo la chiesa. Nel 1862, intorno all’edificio sacro, fu costruito il cimitero comunale del quale, San Paolo ha la funzione di cappella.
Santa Chiara e il monastero benedettino
La chiesa e il monastero di San Paolo sono legati a santa Chiara per due episodi – narrati nella Leggenda di Santa Chiara vergine – posti agli antipodi della sua vita religiosa. Il primo avvenne il 28 marzo 1211 (o 1212) – era il Lunedì Santo di quell’anno – quando santa Chiara, appena diciassettenne, dopo essere fuggita dalla casa paterna e aver preso i voti nella chiesa della Porziuncola, fu condotta in questo luogo da san Francesco per sottrarla ai suoi familiari che piĂą volte, anche in modo violento, tentarono di riportarla a casa. La Leggenda racconta che la santa si aggrappò all’altare affermando che in nessun modo si sarebbe lasciata sottrarre alla sequela di Cristo. Il monastero non era stato scelto da san Francesco casualmente perchĂ© oltre ad essere molto influente e autorevole era anche inviolabile e risultava pericoloso compiere al suo interno qualsiasi violenza o sopruso. La permanenza di santa Chiara, in ogni caso, fu breve: il santo, infatti, credette opportuno trasferirla alla chiesa di Sant’Angelo di Panzo, tanto piĂą che lei non avendo aderito alla Regola benedettina non apparteneva alla comunitĂ  monastica. Il secondo episodio avvenne alcuni anni prima della sua morte: santa Chiara, ormai molto malata, era giunta alla fine, ma Dio sembrava voler ritardare il suo transito. Ecco che una monaca del monastero di San Paolo ebbe una visione: le sembrò di essere insieme alle suore di San Damiano al capezzale della santa, improvvisamente gli apparve una signora la quale affermò che Chiara non sarebbe morta finchĂ© non fosse venuto il Signore con i suoi discepoli. Dopo circa un anno, nel 1253, il papa con i cardinali, trasferitosi a Assisi, volle fare visita all’ammalata. Così la visione circa il transito della Santa potĂ© avere il suo effetto giacchĂ© il pontefice rappresenta la persona di Cristo, mentre i cardinali sono i suoi discepoli: santa Chiara morì l’11 agosto 1253.

Descrizione

Esterno
La chiesa romanica, costruita in scaglia rosa e bianca del Subasio, presenta una facciata a capanna con un unico portale d’ingresso (in origine piĂą ampio e ad arco), sormontato da un grande finestra centinata, inserita al posto di una bifora, che era divisa da una colonnina binata, andata distrutta nel 1857. L’abside, esternamente decorato da semicolonne, mensole e archetti, reca al centro una bifora sormontata da un rilievo raffigurante:
  • Motivo decorativo vegetale con due colombe.
Sul retro del tetto, prospetta il campanile a vela con una sola campana
Interno
L’interno della chiesa, orientata (ossia con l’abside rivolto a Est), si presenta a pianta rettangolare a unica navata con tetto a capriate lignee, presenta un presbiterio sopraelevato di tre gradini. Nell’abside semicircolare, aperta al centro da una monofora, sono visibili alcuni frammenti di dipinti murali, realizzati ad affresco, di ambito umbro, che raffigurano: Nell’angolo destro del presbiterio Ă¨ collocata il rocchio di colonna romana di spoglio, parte dell’antico altare, cui santa Chiara d’Assisi, secondo la tradizione, si aggrappò per non essere portata via dai familiari. Lungo la parete sinistra della navata e del presbiterio resta traccia di tre porte murate, che probabilmente un tempo mettevano in comunicazione la chiesa con il monastero, andato distrutto nel 1389.

Scheda a cura di Teresa Morettoni (2019)

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