Come eravamo

 

Benedizione delle case e dei luoghi di lavoro

I Sacerdoti, accompagnati da un chierichetto, si recano presso le abitazioni per l’aspersione con l’acqua benedetta, in cambio raccolgono uova o un’ offerta in denaro.

 

 

foto da internet

Via Crucis

Preparatoria alla Settimana Santa e raccolta delle uova da parte delle confraternite, accompagnata dal canto della “Passione”. La Processione delle Confraternite, si svolgeva per un percorso stabilito, che includeva la visita ad almeno sette Chiese, poi ridotta ad almeno tre.

 

Portatece giù l’hova, 

che ‘l canestrin l’havemo…

 

 

 

Benedizione dei rami di olivo

I rami delle potature dell’olivo, dopo essere stati benedetti, si apponevano sulle immagini sacre a capo letto e nelle “Capitagne” dei campi. (Dette croci venivano realizzate con una canna spaccata sulla quale veniva infissa una palma benedetta).

 

Qurantore

Adorazione del Santissimo da parte dei fedeli,  che a turno, assicurano con preghiere la presenza.

 

 

 

 

 

Lavanda dei piedi

A ricordo dell’analoga cerimonia del Cristo, il Sacerdote Priore (o il Vescovo), lava i piedi ai Confratelli in segno di umiltà. Si “legano” le campane che rimarranno silenti fino alla notte di Pasqua.

In sostituzione le cerimonie saranno annunciate dalle “raganelle” e dalle battole , strumenti che con stridore di ferraglie avvertiranno i fedeli in sostituzione delle campane.

 

Allestimento dei “Sepolcri”

I Crocifissi in chiesa, venivano coperti da appositi velari e gli altari erano addobbati in forma dimessa, con germogli di granaglie tenute al buio per  ottenere la colorazione bianca.

Erano previste le figure della Madonna Addolorata, la Maddalena e Longino, ricavate da sagome ritagliate e dipinte , non più reperibili dopo le spoliazioni della Chiesa della Buona Morte.

 

 

 

Scavigliazione

Il Cristo, che durante l’anno è in croce, viene svelato con le braccia (snodate) lungo il corpo e deposto nell’apposito baldacchino, dove è coperto da un velo nero, contornato dai caratteristici mazzolini di fiori violacciocche e lillà portati dai fedeli.

 

Processione del Venerdì Santo

Il Catafalco del Cristo Morto, seguito dalla Madonna Addolorata, vengono condotti in processione attraverso le vie cittadine con le luci spente a lume delle fiaccole  con accompagnamento di canti e musica “lamentosa”. Si recita la “Passione”, con soste presso le Monache e altari dedicati. Lungo il percorso I negozi saranno addobbati per l’occasione, (era cura dei macellai e dei fornai pasticceri, esporre al meglio la loro mercanzia).

 

 

Benedizione delle torte

La popolazione dei fedeli, si recava in Chiesa o altri luoghi stabiliti, portando canestre di vimini, ornate di lini ricamati e fiori,  contenenti le torte tradizionali al formaggio e dolci, capocollo , vino nero, sale, carne per il brodo (castrato), uova lessate, ciaramicola e vernaccia.

 

Mattutino

La sera della Vigilia, si celebrava la Resurrezione con una Messa Solenne che veniva preceduta dall’ingresso trionfale in Chiesa della statua del Redentore al suono a distesa delle campane finalmente disciolte.

Nel corso della cerimonia veniva rinnovata l’acqua del fonte battesimale per il nuovo anno liturgico.

 

 

 

Messa di precetto

Messe solenni in tutte le Chiese ed eventuali Battesimi, venivano accompagnati da un agnello come tributo del primo battezzando.

 

Colazione Pasquale

A seconda delle possibilità, si consumava  in compresenza con tutta la famiglia  ed era a base di torta al formaggio e capocollo, uova lesse, brodo in stracciatella , agnello arrosto, erbe cotte, torta dolce e vernaccia, uovo di cioccolato con sorpresa.

 

Processione della “Rinchinata”

Nel pomeriggio si svolgeva una processione solenne, al suono delle campane si celebrava l’incontro tra Cristo Risorto e la Madonna, statue policrome che per tradizione si salutano con un leggero inchino. La perizia dei portatori, si concretizza con un sincronismo che viene interpretato di buon auspicio per l’intera annata ed i raccolti.

 

 

Pasquetta

E’ tradizione recarsi  in campagna per una suntuosa colazione apparecchiata sull’erba, per celebrare in modo conviviale con gli amici il ritorno della bella stagione.

 

 

 

La Domenica dopo Pasqua era tradizione recarsi a S. Maria degli Angeli per le devozioni consistevano nel confessarsi e comunicarsi almeno una volta all’anno come da precetto portandosi appresso il fagotto con la torta capocollo e vino per la conseguente colazione.

foto da internet

 

 

 

 

Testi  e foto :Carlo Bizzarri,

1963-1964 Concorso cinematografico circolo Insula Romana

Video donato dai fratelli Bruno e Giampiero Franchi all’Ass. Proloco di Bastia Umbra in occasione del 50° dalla fondazione, nell’anno 2011..

Per motivi di copy wright non è stato possibile pubblicare la musica di sottofondo..

Le foto  sono state concesse dalla Proloco di Bastia Umbra

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